Secondo approfondimento: Storia dell’ A.P.B.T.

Secondo approfondimento: Storia dell’ A.P.B.T.

Luglio 23, 2020 Off Di Mike Morabito

Ritornando alle due immagini del primo capitolo, possiamo notare due tipi distinti di cani tipo bulldog. Sono più bassi, con ossatura più pesante e mascella prognata, lasciandoci così dedurre che sia questo il prototipo di partenza per l’odierno AKC Bulldog. Degno di nota è che nelle antiche arti figurative, come quadri e sculture, i Bulldog sono raffigurati come i nostri odierni Pit Bull, ricordando che gli stessi, i Bulldog appunto, all’epoca non erano selezionati per razza, ma per funzionalità. Nel tempo poi, con l’incrocio del Bulldog e con i Terrier, abbiamo i primi American Pit Bull Terrier; mentre i Bulldog con i tratti più caratterizzanti, furono utilizzati per la creazione di razze brachicefale come: il Carlino, il Bulldog Francese e altre razze.

Quella dei Bulldogs si presentava come una razza così versatile da essere usata sia per il lavoro, lotta tra cani, orsi e tori, sia come fantastici animali da compagnia. Dunque un cane così dolce e leale verso l’uomo, quanto in grado anche di mostrare estrema ferocia verso altri animali. E ancora, una razza che è stata fatta per dimostrare un certo livello di aggressività diretta verso gli altri animali,  usati solitamente in coppia per la caccia, così da mostrare aggressività palese verso altri della stessa specie. 

Nel 1835  fu approvata una legge in Inghilterra che proibì il bull baiting, attività che scomparve nel corso del tempo. Questo portò il popolo a dedicarsi ad uno sport sanguinario: il dogfighting, il combattimento fra cani.  E come miglior candidato per selezione, poichè doveva diventare la miglior arma da fighting, era il Bulldog. Quindi si inizia a delineare una morfologia della razza che prevedeva cani con: alta aggressività intraspecifica, stazza ridotta, maggiore agilità, soprattutto perchè gli “incontri” avvenivano in una fossa (Pit) e non più in una vasta area. Quindi si ha il primo cross tra Bull baiting ed i Terrier: Bull & Terrier.

Dustman un famoso Bull & Terrier

Alcuni studiosi di storia del Pit Bull ritengono che lo stesso sia praticamente una replica vivente del vecchio bulldog e che durante questo tempo, lo stesso, sia stato migliorato come cane da combattimento così com’è, senza alcun incrocio. La domanda da porsi quindi è questa: perché gli amanti del bulldog, che già di per sé  essendo estremamente “game”, avrebbero voluto diluire il sangue del bulldog con quello Terriers non da combattimento? La risposta è data dal fatto che il sangue Terrier aumenta l’agilità e riduce le dimensioni. Quindi in tutti i casi, per essere efficiente nel suo lavoro, il bulldog doveva essere agile ed avere la capacità di sostenere ed evitare gli attachi  del toro. Nelle vecchie raffigurazioni si iniziano a vedere esemplari quasi riconducibili ai nostri odierni Pit Bull.

Crib e Rose un dipinto del 1817 dipinto di Samuel Raven

Questo quadro rappresenta la corretta conformazione del Bull-Dog dando sostegno all’ipotesi della discendenza dei nostri odierni Pit Bull.  Quindi, la razza  conosciuta come American Pit Bull Terrier, è stata selettivamente allevata con l’idea di diventare il gladiatore canino per eccellenza creando così una razza versatile, passando dalla Gameness, al temperamento amabile verso gli uomini.

Gameness

Alcune delle definizioni:

  • “Coraggio e determinazione estrema, senza tenere in conto gravi lesioni o morte”;
  • “Condizione innaturale per combattere fino all’ultimo respiro, indipendentemente dalle condizioni o lesioni fisiche,  sapendo che non vi è alcuna possibilità di uscire vittorioso dal combattimento e ignorando così lo stesso istinto di sopravvivenza “.

E’ importante però sottolineare che  in nessun caso si deve confondere il comportamento aggressivo o la combattività con la Gameness.

La Gameness era la caretteristica più importante per un cane da combattimento dimostrandosi utile in altre aree. Basti pensare ad un cane che ha la tenacia di tener testa ad un toro o un cinghiale, il coraggio di allontanare predatori dal bestiame e la tolleranza estrema al dolore. Queste doti hanno fatto sì che trovasse collocazione all’epoca nelle zone rurali della vecchia Inghilterra e più tardi in America. Così mentre un nucleo di appassionati si focalizzava sugli usi e le doti nel combattimento perfezionando la razza, altri hanno tenuto i cani per una varietà di compiti. Lo dimostra che alcuni erano anche ottimi cani da famiglia e viceversa.

I Pit Bulls arrivarono in America nella seconda metà dell’800, poco prima della guerra civile. Qui, nei primi tempi, ritrovarono il medesimo utilizzo che si proponeva in Inghilterra dove  le linee di sangue del cane da combattimento rimaste, furono chiamate Staffordshire Bull Terrier, e fu riconosciuta come razza nel 25 Maggio del 1935 dall’ UK Kennel Club. Solo successivamente si ebbe un consolidamento della razza che venne ribattezzata come la conosciamo oggi: American Pit Bull Terrier.

In America il Pit Bull prosperò sino a diventare una delle razze più popolari ed apprezzate da una grande varietà di persone.

Volendo citare solo alcuni esempi ricordiamo (seguono immagini):  

  • Il Pit Bull fu rappresentato in opere artistiche nella WW1. Un cane tipo “pit bull dog” che diventò l’eroe più decorato della WW1;
  • Il Pit Bull diventò la mascotte di compagnie famose come la RCA e Buster Brown Shoe Company;
  • Un Pit Bull chiamato Pete recitava nella serie televisiva molto popolare tra i bambini: Our Gang;  
  • Troviamo anche il Sgt. Stubby, incrocio Boston terrier & Pit Bull o S.B.T.;
  • Laura Ingalls Wilder della famosa  “Little House books”, possedeva un Pit Bull da lavoro di  nome Jack;
  • Persone famose come Theodore Roosevelt ed Helen Keller, avevano un Pit Bull come mascotte.

E ‘stato durante questo periodo che il Pit Bull é diventata la razza  piú famosa d’America. Un cane molto ammirato, rispettato e amato.

Sally una Staffordshire Bull Terrier che ha servito The  Pennsylvania  Infantry durante la Guerra civile , ed é ricordata come eroina di Guerra.
Petey della serie Our gang  
Sgt. Stubby

Nel 1898 la United Kennel Club (UKC) è stata costituita con l’intento esplicito di fornire registrazione e direttive di standard per l’ormai ufficialmente chiamato American Pit Bull Terrier. Più tardi, coloro che volevano distanziarsi dal mondo dei combattimenti della razza, presentarono un ricorso all’ American Kennel Club (AKC) per il riconoscimento del Pit Bull in modo che avrebbe potuto beneficiarne per le mostre canine ed altri eventi sportivi. Nel 1936 l’AKC lo concesse, ma solo con la clausola che i cani registrati dovevano essere chiamati “Staffordshire Terrier”, il nome della provincia in Inghilterra in cui la razza presumibilmente ebbe il suo natale. Dopo l’accettazione della razza, molte persone registrarono i loro cani sia con l’AKC che con la UKC. Lucenay Peter, il cane  protagonista della serie tv dell’epoca “Our Gang”, fu il primo con doppia registrazione: Pit Bull / Staffordshire Terrier.

L’UKC di seguito aprì i suoi “confini”. Cominciando a registrare altre razze di cani da lavoro per poi organizzare shows simili a quelli dell’ AKC.

Attualmente la UKC è il secondo Registro piú grande di cani di razza negli Stati Uniti, con uno statuto severo che vieta e condanna chiunque sia implicato nei combattimenti tra cani. L’American Dog Breeders Association (ADBA) si costituì nel 1909  dato che gli amanti della razza, ritenevano che UKC non stesse valorizzando e preservando lo standard apbt. Il fine dell’ADBA è quello di promuovere e preservare la razza Pit Bull sempre condividendo con le altre due associazioni e l’ammonimento a chi pratica il dogfighting. Di seguito, nella prima parte del ‘900, l’AKC chiuse i suoi registri, per poi riaprirli nel 1970 e successivamente, nel 1973 aggiunse il prefisso “American” per gli Staffordshire Terrier nel tentativo di distinguere la nuova razza Staffordshire Bull Terrier. Ad oggi l’AKC consente solo la registrazione di quei cani aventi per genitori American Stafforschire Terrier. Mentre nel 2010 l’UKC ha chiuso i libri genealogici per l’Am Staf e non consente più la doppia registrazione. L’ADBA invece consente la registrazione degli Am Staf ma con il nome originale “American Pit Bull Terrier”.

Oggi il Pit Bull si è evoluto in un meraviglioso cane da lavoro, compagnia e per gli usi più svariati. I combattimenti sono rappresentazione del passato, ma conservandone l’essenza nella memoria di razza. Possiamo trovarli impiegati come: cani poliziotto, cani ricercatori di sostanze narcotiche, cani da terapia e molte altre funzioni. Competono in tanti tipi di sport:  agility, conformazione, discipline sportive di obbedienza come Schutzhund, ring francese.

Sono animali domestici stupendi, il loro amore per i bambini, anziani e per l’essere umano è eccezionale, rimanendo una delle razze piú versatili del pianeta.

Molto di questo è dovuto alla loro selezione, la durezza fisica richiesta delle attività ha creato un animale forte, sano, stabile, che chiunque dovrebbe essere orgoglioso di possedere.