Perché il pitbull morde l’uomo?
Ogni volta che un cane morde e magari il protagonista è un pitbull/amstaff, nasce spontanea, per i non addetti ai lavori, la suddetta domanda, seguita poi ovviamente dai classici stereotipi come: “il pitbull non morde MAI l’uomo”, “io ne ho 28 e sono tutti buonissimi, dolcissimi, bellissimi”, “nell’antichità venivano chiamati cani tata”, ecc ecc. Ecco, prima di soffermarmi ad analizzare da un punto di vista cinotecnico la questione, vorrei aprire una parentesi su questo tipo di commenti e magari insinuare tra chi legge una certa capacità di ragionamento.
La verità è che scrivere frasi del genere è inutile. La propria esperienza non fa la regola, i cani tata erano una realtà del passato, e ad oggi, nel 2019, la realtà è ben diversa, e portare esempi o testimonianze di situazioni risalenti a cento anni fa non cambierà questo dato di fatto, aiuterebbe molto invece informarsi e agire di conseguenza.
Se morde non è stato valutato e addestrato
La variabile più importante, quella capace di fare la differenza quando si parla di cani è l’addestramento. La valutazione che il proprietario fa del proprio cane è inesatta, perché egli non ha le competenze per valutare il proprio cane, anche se lo porta fuori tutti i giorni, se gli da da mangiare tutti i giorni, o se ci dorme insieme tutti i giorni. Affermare che il proprio cane sia affidabile, “buono” e “bravo” senza averlo fatto valutare da un professionista vi rende solamente dei padroni irresponsabili, che mettono a rischio l’incolumità del prossimo, la propria e quella del cane stesso. Infatti, quasi tutti i proprietari dei cani protagonisti di aggressioni erano convinti che il proprio cane fosse bravissimo e buonissimo, e sono rimasti poi sorpresi, sconvolti, quando lo hanno visto mordere qualcuno.
Riflettiamo
E’ ovvio che ci sono cani con doti caratteriali che li rendono più predisposti al morso, com’è ovvio che ci siano soggetti invece che hanno caratteristiche tali da abbassare questa probabilità, ma alla fine, anche il cane con il carattere più difficile del mondo, se ben addestrato non recherà danni a nessuno. Quando un cane, di qualsiasi razza, sesso o età, ha ben chiaro il valore del suo padrone, ciò che gli è concesso fare e cosa è assolutamente vietato, non sarà mai un pericolo. Un padrone responsabile, civile e intellettualmente onesto è colui che segue la legge e frequenta un corso di addestramento col proprio cane. Anche aver avuto cani per 20 anni, che siano 8/10/100; fornisce le capacità per poter evitare di rivolgersi ad un professionista.
Per questo ripeto ciò che ho sottolineato in vari altri miei articoli: portate il vostro cane da un istruttore e fatelo valutare. Solo così potrete conoscerne le doti caratteriali, e potrete, all’occorrenza, iniziare un percorso più o meno lungo, adatto alle esigenze e alle caratteristiche del cane stesso. Non lasciate l’incolumità altrui e del vostro cane in mano al caso; assicuratevi di conoscerlo, di gestirlo nel modo corretto. Questa è la rovina della razza (e della cinofilia in generale): i cani fuori controllo.
Perché un cane morde?
Perché pensa di poterlo fare. Il suo proprietario non è stato in grado di spiegargli cosa può e cosa non può fare. Un cane che prende questa iniziativa, non corrispondente ad uno stimolo adeguato e quindi incapace di contestualizzare, si può ritenere un cane fuori controllo. Poco importa il suo storico, importa il suo carattere e come il suo proprietario lo gestisce. Ipotizzare maltrattamenti di vario tipo è fuori dal contesto: a prescindere da quale sia la motivazione, il proprietario ha il dovere morale e civile di spiegare al proprio cane che quel comportamento non è accettabile.
Conclusioni
Un cane addestrato non sarà protagonista di un evento di cronaca nera, non finirà segnalato come cane morsicatore, non passerà la vita in canile e non verrà soppresso, ma non solo perché grazie all’addestramento il cane ha imparato a contestualizzare e ignorare determinati stimoli, ma anche perché il proprietario ha imparato a conoscerlo, a valutarne le doti che lo caratterizzano e di conseguenza ad avere una corretta gestione secondo il contesto di stimoli esterni che il cane stesso può intercettare. Un cane addestrato è un cane che si gode la vita con il proprio padrone, sereno, con la mente limpida perché consapevole del suo ruolo e delle regole che deve seguire. L’addestramento è l’atto di amore e di tutela maggiore che possiamo fare per il nostro amico a 4 zampe.
Se, come spesso scrivete, amate questa razza e i cani in generale, siate coerenti: addestrate il vostro cane!
Condivido pienamente quanto hai scritto. Anche se non ho cani , ho apprezzato le informazioni. Grazie.
Buongiorno,
I tuoi articoli sono sempre molto interessanti e spesso lì condivido perché anche se parlano di Pit sono in realtà diretti a tutti i cani. Io ho due Amstaff e con la prima non ho potuto fare corsi per mancanza di fondi io e mio figlio ci siamo informati e abbiamo letto molti manuali per poter crescere in maniera equilibrata il nostro cane. La seconda l’abbiamo adottata. Io che ero piuttosto dubbiosa sul portarmi a casa un cane killer (ero ignorante come molti)come me l’ hanno proposta una cucciola bisognosa da piazzare con urgenza perché non la volevano più , innamorata della mia prima ,perché cani unici, c’è la siamo portata a casa ed è stata più fortunata perché in un periodo migliore ,abbiamo potuto farci seguire da un istruttore a mio avviso qualificato . Ne ho approfittato e ce le porto tutte due ,mi sono appassionata e mi rendo conto sempre più dell’utilità del percorso che può offrire un istruttore . Fermo restando che tutti i proprietari e tutti i cani avrebbero bisogno di un minimo di corso base ,razze con un po’ più di carattere assolutamente! Un problema che riscontro spesso quando mi confronto con altri proprietari al parco è il costo elevato dei corsi
che non molti si possono permettere e la capacità degli istruttori che capita di trovare. Nessuno a cui piacciano i cani rinuncerà ad averne uno. Nessuno pensa alle spese che da subito ti trovi ad affrontare , cibo , veterinario, corredo e ovviamente l’ultima anche se non dovrebbe diventa l’istruzione. Si pensa che con tanto amore si fa tutto ! Il mio istruttore mi cazzia spesso perché una parte di me ci crederebbe volentieri, non è così ! Penso che molti abbandoni siano dovuti anche al fatto che possedere un cane con criterio è diventato un lusso.
Buona giornata e grazie
Sono daccordo al 100% . La razza non descrive il carattere del singolo soggetto . Qui in Germania sei obbligato per legge ad educare ed addestrare il tuo Pit . Alla fine del percorso poi il cane fa un esame . Dopo il proprietario, deve dare un esame che riguarda il linguaggio del corpo del cane e come agire in determinate situazioni che possono capitare . Alla fine, il proprietario riceve un patentino e il cane la placca verde . Solo cosi puoi tenere un cane di determinate razze . Costa un po di soldi e tanto tempo , ma dopo sarete una coppia inseparabile .
Buongiorno.
Sono un istruttore/addestratore con titolo riconosciuto per merito (dopo aver frequentato diversi centri cinofili accreditati e dopo sei anni di apprendistato).
Purtroppo oggi ci sono numerosi corsi a pagamento per acquisire il titolo di istruttore/addestratore ed i risultati si leggono poi sui quotidiani o sui telegiornali.
A cosa servono 100 (anche meno) ore di lavoro svolto su un campo con il proprio cane? I nostri cani sono tutti bravi e buoni?
Ritornare ai metodi di addestramento tradizionali per diventare istruttore/addestratore significa essere in grado di riconoscere la tempra o il temperamento del nostro cane e dei vostri cani.
Premetto che sono 25 anni che svolgo questa attività con metodi non costrittivi e non ho frequentato questi corsi dove gli insegnanti si sono laureati in “Cinofilia” presso l’Università Cinofila di Facebook.
Continuiamo a farci del male.
Buona giornata.
Io ho una Red nose di 2 anni, credo di avere una certa esperienza con i cani ma ho preso l’istruttrice fin da piccola, però il consiglio che vi posso dare è di non mollare mai la guardia, la mia pit è buonissima,un po’ meno con gli animali,quando usciamo la tengo sciolta e la faccio correre, questo in spazi dove posso controllare una certa distanza, se vedo cani in lontananza la metto al guinzaglio,se l’altro cane è sciolto invito il proprietario a legarlo, ripeto è buonissima ma la prudenza non è mai troppa,non è un barboncino e non dobbiamo mai e ripeto mai mettere i cani in situazioni difficili, anche il cane più buono di questo mondo si può svegliare per vari motivi nervoso,come del resto noi umani, quindi Occhi aperti se vogliamo scongiurare situazioni spiacevoli.ps. Chi ha un pit a maggior ragione deve stare attento, questo per proteggere la razza che già è vista sotto una cattiva luce grazie